Una partecipazione sentita ha accolto il concerto del Coro Stelutis di Brivio nella serata di Venerdì 3 ottobre, nel corso delle celebrazioni per il 60° del Gruppo.
Il capogruppo ha introdotto il coro spiegando perché gli Alpini padernesi hanno voluto farlo intervenire: "Celebreremo l’anniversario domenica prossima, ma questa sera abbiamo voluto fondere questi tre significati nelle voci di un coro, che tramanda gli antichi canti sorti nelle trincee e nelle caserme, sulle montagne del Carso, della Grecia, dell’Albania, della Russia, quando le voci degli alpini si univano e iniziavano a intonare quei sogni, quei dolori, quei lutti, quei ricordi, quelle speranze… Il Coro Stelutis, non solo appartiene alla Sezione di Lecco, ma addirittura alla zona in cui è inserito il Gruppo di Paderno, quello della Bassa Brianza. Potremmo dire che è il 'nostro' coro".
Il primo pezzo, l'Ave Maria armonizzata da Pasquale Amico, è stata dedicata alla memoria di Giorgia e Milena, le due ragazze padernesi travolte da un carroattrezzi la sera del 20 settembre, un evento che ha scosso profondamente l'intera comunità. Apprezzatissimi i canti alpini ("Ai preat", "Stelutis alpinis", "Da Udin siam partiti", un'emozionante "Bandiera nera", "Ti ricordi la sera dei baci", "Bombardano Cortina" e "Sul cappello che noi portiamo") ma anche "Dimmi Teresina", "Belle rose du printemps", "La mia montagna" e soprattutto "Luna", canto in lingua sarda. Tutti i presenti hanno intonato insieme al coro "Signore delle cime". Il Sindaco di Paderno d'Adda Gianpaolo Torchio ha salutato il coro, ringraziandolo e dicendosi lieto che abbia superato le difficoltà degli ultimi due anni, soffermandosi sulla delicatezza di questi "ricami" di voci e sul fatto che quasi tutti i canti parlino del dolore della guerra e della ricerca di pace: "Oggi, con la guerra che torna a sfiorarci, quelle parole assumono un significato ancora più profondo".
La saletta dell'ex-Oratorio Femminile ha accolto il "dopocoro": un piccolo rinfresco e canti in allegria con il maestro alla fisarmonica.
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