sabato 19 giugno 2021

Beppe Parazzini è andato avanti

"Ci sono notizie alle quali il cuore e la mente si ribellano. La morte di Beppe Parazzini, nostro indimenticato Presidente, è una di queste. Il ricordo va ora agli anni trascorsi insieme, in continuo spirito di collaborazione mai interrotto nel tempo. La sua acuta intelligenza, insieme alla sua forte passione alpina, ne hanno fatto una guida sicura per l’Associazione e per quanti hanno avuto la fortuna di frequentarlo": così il presidente nazionale Sebastiano Favero ha dato ieri sera su Ana.it l'annuncio della scomparsa di Beppe Parazzini, che aveva guidato l'associazione dal 1998 al 2004, per due mandati.

Parazzini aveva scaldato i cuori degli Alpini in occasione delle manifestazioni contro Expo 2015 quando black bloc e centri sociali, oltre a prendere di mira le vetrine e deturpare i muri di Milano, bersagliarono il Tricolore appeso al balcone del suo studio notarile con lancio di uova: si erse imperterrito a difesa di quel simbolo.

A Paderno d'Adda il presidente Parazzini era stato relatore in due edizioni della "Storia narrata dai protagonisti", quella del 2010, in cui aveva parlato della "Drugia guerra del Signor Mulo Tamburo" di Edoardo Vertua e nel 2011, quando fu presentato il secondo volume della "Storia dell'Associazione Nazionale Alpini", scritto dal compianto Cesare Lavizzari e da Silvio Botter.
 


BEPPE PARAZZINI A PADERNO D'ADDA NEL 2010

mercoledì 2 giugno 2021

Ciao, Deca!



Il Gruppo di Paderno d’Adda piange il suo vice capogruppo, Pietro De Capitani, “andato avanti” nella tarda mattinata del 2 giugno.

È una perdita devastante per quello che ha rappresentato Pietro, per tutti familiarmente “Deca”, nella storia e nelle attività del Gruppo, di cui è stato una colonna portante nell’organizzazione non solo di ogni cerimonia, di ogni festa, di ogni manifestazione, ma anche e soprattutto nelle indispensabili quotidianità, nel praticare la manutenzione della sede, del monumento e della chiesina, di cui per altro è stato il curatore per lunghi anni. Bastava chiamarlo al telefono e rispondeva con il suo classico “Allô!” per poi pianificare quello che occorreva fare. È stato sin da subito il “direttore lavori”, il responsabile di quello che sotto la naia si sarebbe chiamato “Settore logistico”: i lavori di bonifica della scarpata dalla zona a ridosso del monumento fino alle pendici del ponte, il taglio dell’erba, la costruzione della sede. 

Iscritto al Nucleo di Protezione Civile “Sandro Merlini” dell’ANA di Lecco, ha fatto fruttare questa sua capacità anche nell’ambito della Protezione Civile comunale, affidata da una convenzione ai Gruppi di Paderno e di Robbiate congiuntamente: decine e decine di interventi per i servizi alle scuole e in parrocchia e in attività richieste dal Comune.

Ci mancherà. Ci mancherà quella sua instancabile presenza. Ci mancherà quel suo avere sempre gli attrezzi pronti. Ci mancherà quel suo cappello alpino che non si toglieva mai sul pullman andando alle Adunate. Ci mancheranno i venerdì in sede i suoi racconti di quando la naia era brutta lassù sui confini al tempo degli attentati sudtirolesi, di quando girava l'Europa con il Coro Brianza, di cui era stato solista in "Signore delle cime".

Santa Maria
Signora della neve
Coprì col bianco soffice mantello
Il nostro amico, nostro fratello

Ci mancherai Ci manchi già. Ciao, Deca!

I TUOI ALPINI