giovedì 4 agosto 2022

Antonio Viscardi è andato avanti



Antonio Viscardi, classe 1943, uno dei sedici soci che fondarono il Gruppo nel 1965, ha posato lo zaino a terra. 

Meccanico, ha gestito per anni i mezzi a disposizione del Gruppo: il pick-up e prima ancora il furgone Fiat 900, i tosaerba, i decespugliatori. Bastava chiamarlo ed era pronto a fornire il suo aiuto e la sua competenza. Nelle fotografie che costituiscono l'archivio del Gruppo, Antonio è spesso presente: giovane alpino con il mortaio da inserire nel monumento-campanile, alfiere con il vessillo della Sezione di Lecco al gemellaggio con il Gruppo di Villa Celiera, con la fida motosega e l'abbigliamento antinfortunistico durante l'operazione Fiumi sicuri, al Santuario della Rocchetta durante l'intervento congiunto con il Gruppo di Cornate, alle cerimonie al Pian delle Betulle o al Rifugio Cazzaniga-Merlini, dove saliva, amante della montagna, e ancora volontario della Protezione Civile al Globo Center di Coppito dopo il terremoto a L'Aquila... ma lo ricordiamo anche cantare con la sua bella voce di basso quando i pranzi o le cene andavano terminando o alla Messa di suffragio per i soci il 10 ottobre, e presenza costante alle gite e alle adunate, alle manifestazioni dell'Oratorio estivo e del Carnevale, sempre pronto a dare una mano, altruista di quell'altruismo che Don Carlo Gnocchi indicò come "l'animo religioso dell'alpino", la pietas dei latini: "Ce n'è abbastanza per costruirvi saldamente tutta un'esistenza, come su pochi pilastri di roccia gettati nel fiume rapido e insidioso della vita". Così ha fatto il nostro caro Antonio.




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