sabato 6 novembre 2021

Per non dimenticare

“Di queste case / non è rimasto / che qualche / brandello di muro / Di tanti / che mi corrispondevano /non è rimasto / neppure tanto” scrisse dal Carso Giuseppe Ungaretti in una celebre poesia.

Centotre anni dopo, le case sono state ricostruite, e del 4 novembre non resta che il ricordo. Questo è oggi il nostro compito: onorare quei ragazzi mandati al macello e  tramandare alle giovani generazioni il ricordo delle sofferenze e dei sacrifici di quanti spesero la vita e la gioventù nelle trincee del Carso, sulle rive del Piave, sulle alte vette delle Alpi in quella che papa Benedetto XV definì allora “inutile strage”. Fu un conflitto crudele e sanguinoso, logorante, di trincea: passò attraverso l’orrore dei gas e delle decimazioni, avviò la strada dei bombardamenti aerei, seminò distruzione. 

Entrare nei sacrari, da Asiago a Redipuglia, da Cima Grappa a Nervesa della Battaglia, dal Passo del Tonale al Pasubio, lascia senza parole: centinaia e centinaia di nomi incisi sulle lapidi per piani e piani, e dietro ogni lapide una vita spezzata nel fiore degli anni, un futuro improvvisamente negato. È lì, più che sui libri di storia, che si comprende l’enormità delle perdite subite e la follia di ogni guerra. Per questo, onorando il monito inciso sulla Colonna mozza in vetta all’Ortigara, rilanciamo anche quest’anno l’antico motto: PER NON DIMENTICARE.





Nessun commento: