martedì 19 maggio 2015

A Villa Celiera! E poi a L’Aquila

 

Lo scorso anno, quando a Paderno erano saliti i gemelli abruzzesi della Pro Loco per una originale festa alpina con i loro prodotti tipici, ci si era  lasciati con la promessa di incontrarci nuovamente, a Villa Celiera questa volta, in occasione dell’Adunata Nazionale a L’Aquila.

Detto, fatto! Siamo scesi in 42, infoltendo la delegazione con due coppie di Calco e una di Robbiate. E venerdì 15 maggio, è stata una festa ancora una volta incredibile, con un ricevimento davanti al negozio dell’amico Delio Ginestra, e un saluto ufficiale nell’Aula consiliare denso di emozione e di rinnovata amicizia. I sindaci Oreste Di Lorenzo e Renzo Rotta hanno suggellato l’incontro di fraternità e amicizia, così come i due capigruppo Francesco Chiavaroli ed Elio Villa. Da Paderno sono arrivati in dono vini, formaggi e salumi brianzoli, Villa Celiera ha ricambiato con targhe commemorative e con un’opera lignea dello scultore Roberto D’Alessandro, che ha saputo fondere il ponte di Paderno con la Torre cistercense di Casanova. La sera canti e balli da un’altra amica, Alessandra della Trattoria “Nonno Liborio”, in una cena a base di maccheroni alla molinara, chitarrine al ragù e arista con patate, allietata dall’esibizione di uno one-man-band e dall’irruzione della scanzonata e irriverente “Tribù d’Abruzzo” di Farindola con i suoi strumenti raccogliticci fatti in casa ma efficacissimi: contenitori di latta, una caffettiera, imbuti, e uno stropicciatoio da lavandaia.

I celieroti hanno alloggiato i gemelli del Gruppo di Paderno nei bed and breakfast e in alcune case del paese, oltre che alla Locanda del Voltigno, il cui gestore Cristiano con pazienza ha saputo soddisfare tutte le richieste, preparando altresì dei manicaretti da leccarsi le dita: non solo arrosticini, ma anche carni alla brace, primi e antipasti locali.

A L’Aquila, il giorno dell’Adunata ancora una volta si è rinnovato il simposio allegro e conviviale in attesa della sfilata: siamo stati ospiti nell’accampamento di Villa Celiera, proprio davanti alla Caserma Rossi. Con perizia ci hanno preparato al momento una pasta piccante al pomodoro e gli immancabili arrosticini, accompagnati da manciate di fave fresche e da un corposissimo Montepulciano. Ci siamo salutati abbracciandoci, fratelli, come hanno scritto nella targa che segna questo nuovo episodio del gemellaggio. Ed è chiaro che ci si vedrà di nuovo, sempre più spesso.

 

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