martedì 7 gennaio 2020

Presepe vivente, “un dono grande”


Uno spettacolare corteo con un centinaio di figuranti ha percorso il tragitto da Via Gasparotto alla Chiesa parrocchiale di Paderno d’Adda mettendo in scena un seguitissimo presepe vivente. Tale manifestazione mancava in paese dal 2012 e sole altre due volte era stata svolta negli ultimi quarant’anni.

A volerlo fortemente è stato il parroco Don Antonio Caldirola, che ha coinvolto nel progetto le associazioni padernesi: Gruppo Alpini, Auser, Aido, Pro Loco, Parrocchia e lo scultore Andrea Gaspari con i suoi “Crapadelegn”, con l’aggiunta in ultimo dell’Oratorio e la preziosa collaborazione dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale. Quattro mesi di riunioni e idee, di ricerche di testi, vestiti scenici e materiali, che sono valsi anche a cementare in un proficuo comitato gli enti coinvolti.

Ognuno ha svolto la sua parte, suddividendo i compiti. Agli Alpini sono toccati il servizio d’ordine e il controllo della sicurezza dei corteo, a supporto della Polizia Locale, l’attività logistica del trasporto delle scene e la distribuzione finale del vin brûle e del panettone; l’Auser e la Parrocchia si sono ingegnate per i testi e la realizzazione dei vestiti, l’Aido ha provveduto tra le altre cose a stilare il volantino, la Pro Loco ha partecipato alla fase organizzativa, Andrea Gaspari si è dedicato al lato artistico con suggerimenti sul modo di svolgere la sfilata e la creazione di numerosi manufatti oltre ai cartelli posti ad indicare le varie postazioni.

Così sono stati messi in scena sei brani del Vangelo: l’Annunciazione dell’Angelo a Maria nell’area di parcheggio di Via Gasparotto, il sogno di Giuseppe nel parco Avis di Via Roma, l’incontro di Maria ed Elisabetta a Cascina Maria, l’annuncio ai pastori in Piazza della Vittoria, la nascita di Gesù tra le colonne della parrocchiale e il corteo dei Magi da Via Santa Maria Assunta alla chiesa. Lungo il tragitto altre 28 figure popolavano le corti e gli angoli di Paderno. Al termine è esploso l’Alleluia di Händel come a sottolineare le parole di un raggiante Don Antonio, che ha parlato di “un dono grande” fatto a lui e al paese: “Oggi a Paderno è successo un miracolo: perché la gente se tu la metti a lavorare insieme si vuole bene, e abbiamo costruito ponti”.

Una cena conviviale presso la Casa famiglia Papa Francesco ha sciolto la tensione e le preoccupazioni di organizzatori e comparse. Ed è già nata la richiesta di non disperdere questa collaborazione che ha saputo davvero “compiere un miracolo”.



















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