sabato 3 novembre 2018

Cerimonia del 3 novembre


«Sono passati 100 anni ma per noi Alpini e iscritti Ana il tempo non è passato se non sul calendario. per noi è come se fosse oggi, fedeli all'impegno preso da nostri vecchi e soci fondatori e inciso lì sulla Colonna Mozza dell'Ortigiana "per non dimenticare".

È con questo spirito e con questi sentimenti di memoria e di riconoscenza che siamo qui di fronte al monumento che ricorda i nostri Caduti di tutte le guerre, e con loro idealmente tutti i Caduti di ogni parte, morti nel compimento del loro dovere.

Il pensiero va a quei ragazzi e uomini di cento anni fa che hanno dato il meglio di loro stessi, tanti fino al sacrificio estremo della vita, per permettere oggi a noi di vivere in una Italia e in un modo migliore.

Tocca a noi allora saper cogliere appieno il loro messaggio, il loro grido che ci invita e sprona a costruire una società libera e in pace, fatta di persone che sappiano dialogare e condividere con atti di solidarietà i valori che loro ci hanno lasciato.

Quei valori con la famiglia, la Patria, il senso del dovere e del sacrificio, l'onestà, la millenaria civiltà cristiana, che oggi sembrano venir meno, ma che noi qui, in questo momento, ci impegniamo con forza e  decisione a portare avanti per trasmetterli alle giovani generazioni con una promessa e una richiesta che il 4 novembre torni a essere la festa nazionale per tutti gli italiani, giornata "delle Forze Armate e dell'Unità d'Italia", a memoria e riconoscenza di tutti quelli che sono "andati avanti" nel compimento del dovere.

Viva l'Italia, viva gli Alpini!»

Questo testo del presidente nazionale Sebastiano Favero è stato letto davanti al monumento ai Caduti alle 19 in tutti i paesi e in tutte le città sedi di Gruppi Alpini dopo aver reso l’onore ai Caduti. In foto l’omaggio del Gruppo di Paderno d’Adda a quei “ragazzi e uomini di cento anni fa“.


3 novembre

Nessun commento: