lunedì 16 aprile 2012

La marcia per il 90°sezionale

 

Il dolce sole dell’alba di aprile che si levava dietro il ponte di ferro ha accolto i partecipanti alla marcia indetta dal Gruppo di Paderno d’Adda per celebrare il 90° anniversario della Sezione di Lecco. Erano le 7.30 quando l’alzabandiera ha sancito l’inizio della manifestazione, ideata dai giovani con l’intento di commemorare il sacrificio dei Caduti con la cerimonia della resa degli onori e la deposizione di una ciotola di fiori davanti ai monumenti dei paesi attraversati lungo il tragitto verso il capoluogo di provincia.

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PADERNO D’ADDA

 

A Paderno d’Adda dunque il via, con la benedizione di don Antonio Caldirola, responsabile della comunità pastorale “Beata Vergine Maria Addolorata” e il suono delle trombe a intonare per la prima volta nella giornata il Silenzio. I marciatori, con in testa la bandiera italiana e i gagliardetti dei gruppi della Bassa Brianza, hanno intrapreso il primo degli oltre ventitré chilometri raggiungendo Robbiate e poi Imbersago attraverso i saliscendi della strada costeggiata dai verdi boschi di primavera.

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ROBBIATE

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IMBERSAGO

Dopo Arlate e la sua chiesa romanica dei Santi Gottardo e Colombano, la colonna, ingrossatasi ad ogni sosta di nuovi elementi, ha deviato dalla via principale per costeggiare l’Adda in un paesaggio bello da mozzare il fiato fino a Brivio. Da lì, con l’apprezzato ausilio della Polizia Locale, il serpentone verde – tutti con il k-way impermeabile con il logo dell’Associazione Nazionale Alpini – è arrivato ad Airuno e poi ha nuovamente ceduto al “brivido” del fuoristrada percorrendo un breve tratto dell’alzaia dell’Adda lungo le Fornasette. La meta successiva, Capiate, era particolarmente attesa perché lì, nella sede del Gruppo Alpini di Olginate, il programma prevedeva la sosta di circa mezzora per il pranzo: le piramidi di panini preparate dagli alpini olginatesi sono sparite in pochi minuti, annaffiate da bottigliette d’acque minerale e da qualche bicchiere di vino.

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ARLATE

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LUNGO L’ADDA

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BRIVIO

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AIRUNO

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OLGINATE

 

Giunto il momento di ripartire, in molti scrutavano il cielo dove minacciose nuvole cariche d’acqua vagavano sopra Lecco. E infatti l’ospite non gradita, la pioggia, ha voluto anch’essa prendere parte alla marcia del 90°, battente a Garlate, solo fastidiosa a Pescate e poi intermittente a Lecco.

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GARLATE

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PESCATE

 

Ma ormai la marcia era quasi a destinazione: annunciata da canti alpini e dal tricolore, già faceva ingresso in città dal secondo ponte, per schierarsi davanti alla chiesa della Vittoria con due striscioni a ricordare le motivazioni non solo della marcia ma anche del monumento di Paderno d’Adda, suo punto di partenza, dedicato ai Caduti di tutte le guerre e di tutti i campi di battaglia e dei campi di concentramento. Proprio per questo le 15 bandiere del monumento sono state portate nella sfilata, che ha raggiunto a Piazza Garibaldi la Fanfara Brigata Alpina Orobica Congedati, il resto degli alpini lecchesi, il Consiglio Direttivo sezionale e le autorità, proseguendo, dopo il concerto della fanfara in Piazza Cermenati, per il monumento ai Caduti sul lungolago.

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L’ARRIVO A LECCO

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LE 15 BANDIERE

Era il rompete le righe per i marciatori che, stanchi ma orgogliosi per aver portato a termine l’impresa, bis di quella memorabile organizzata nel maggio 2010 in occasione dell’Adunata Nazionale di Bergamo, raggiungevano i pullman per rientrare ai loro paesi. Pioveva, ma ormai non importava più…

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