sabato 22 ottobre 2011

Sospensione dei lavori di bonifica

 

Il territorio di Paderno si affaccia sull’Adda in uno dei tratti più incantevoli e spettacolari del suo corso, incassato in un canyon profondo un’ottantina di metri, dove le serpeggianti acque del fiume assumono vivacità in un susseguirsi di rapide che imprimono loro un’impetuosa velocità.

I mutamenti introdotti dal processo di industrializzazione hanno lasciato tracce significative nel paese, a cominciare dal naviglio di Paderno, costruito parallelamente al fiume per ricongiungersi ad esso a Porto d’Adda, allo scopo di renderlo navigabile. Il vigore delle acque ha poi trovato un idoneo sfruttamento con la realizzazione di tre centrali per la produzione di energia elettrica. L’esigenza di estendere nuove reti commerciali per collegare le province di Bergamo e Milano ha nuovamente favorito Paderno con la costruzione di un meraviglioso ponte di ferro sia viario che ferroviario.

Si può quindi affermare che Paderno, già privilegiato dalla natura, può vantare un patrimonio artistico e ambientale di notevole interesse pubblico. Tali pregi vennero tutelati da un decreto ministeriale del 15 luglio 1969, riguardante la protezione delle bellezze naturali da sottoporre alla salvaguardia paesistica.

Viene quindi spontaneo domandarsi: «La valorizzazione dell’ingente patrimonio storico, artistico e ambientale spetta solo al comune o anche agli enti sovracomunali?». Forse sarebbe necessario assillare certi organi decisionali.

La viva vocazione affettiva degli alpini padernesi per il proprio paese, la “piccola patria”, non è una conseguenza casuale, ma un modo per dimostrare concretamente il loro amore per la Patria e per la sua bandiera, testimoniato dalle penne nere per 44 anni consecutivi, allo scopo di mettere in sicurezza l’area in prossimità del ponte – da loro “adottata” – e provvedere ad una risoluta manutenzione conservativa, conferendo adeguato risalto al panorama, impreziosito dall’intreccio tra elementi naturali e opere dell’ingegno.

Un’attività operata con prudenza e competenza lungo il versante destro del “canyon dell’Adda”, la cui elevata pendenza rende il lavoro più gravoso e disagevole, soggetto a rischi e soprattutto a responsabilità civile e persino penale.

La fermezza e la perseveranza nei propositi e nelle azioni, caratteristiche degli alpini, hanno consentito di portare avanti un’iniziativa straordinaria per lo zelo prodigato, per la costanza comprovata e per i risultati conseguiti dalla sola forza del Gruppo Alpini, che si trova costretto a desistere per l’oneroso peso totale della responsabilità. A far data dal 1° gennaio 2012 verranno sospesi gli interventi sulla scarpata mentre quelli al piano procederanno con il consueto entusiasmo.

È ovvia la manifestazione del proprio sentimento di riconoscenza al Comune di Paderno d’Adda, al Parco Adda Nord e alla Provincia di Lecco – Settore Viabilità e Protezione Civile – per il loro concorso all’attività svolta a favore della natura, dell’ambiente e del territorio.

Con la viva speranza che l’appartenenza ad un luogo meritevole di attenzione per i suoi beni di valore storico-artistico risvegli, quanto prima, il desiderio degli amministratori locali di riprenderne possesso per non abbandonarlo definitivamente al degrado…

 

4-Bonifica

COM’ERA – COM’É – COME SARÀ?…

Nessun commento: