sabato 20 novembre 2010

Un articolo sull’intervento alla Rocchetta

 

Intervento di due gruppi alpini alla Madonna Della Rocchetta

di GIUSEPPE MARIO GALBIATI


La chiesetta della Madonna della Rocchetta si trova ad avere una ambivalenza amministrativa / religiosa che coinvolge due comuni, due provincie (al di là dell’Adda la provincia alpina di Bergamo), e due parrocchie diverse. E da questa estate vede due gruppi alpini di due sezioni diverse coinvolti nel recupero e nel futuro mantenimento dell’area circostante. La chiesetta è piccola e si trova nel territorio di Paderno d’Adda ma è di pertinenza della parrocchia di Porto d’Adda e la festa cade il lunedì di Pasqua nel giorno dell’Angelo ed è situata sul fiume Adda in una posizione un tempo strategica.
Da anni le pro loco stanno valorizzando questo tratto di fiume che è di una bellezza straordinaria, sembra un torrente di montagna; Leonardo da Vinci vi ha tratto, tra l’altro, lo sfondo della Vergine delle rocce, vi sono reperti storici e di archeologia industriale, per non parlare del ponte di Paderno.
Nel contesto di questa valorizzazione che coinvolge varie associazioni i due gruppi alpini, in ordine alfabetico Cornate d’Adda (Sezione di Monza), e Paderno d’Adda (Sezione di Lecco) sono stati chiamati a dare il loro contribuito e si sono fatti volonterosamente carico dell’area circostante la chiesetta della Madonna della Rocchetta.
La chiesetta si trova su uno sperone tra il fiume e il naviglio progettato da Leonardo (vedi Codice Atlantico) e si raggiunge attraverso una scalinata di numerosi gradini. Sembra una chiesetta di montagna con ai fianchi le due sponde del fiume che di poco la sovrastano in altezza. Per noi alpini ai piedi delle prealpi è un piccolo cocuzzolo al quale innalzarsi.
Il primo intervento sicuramente è stato il più impegnativo sotto l’aspetto organizzativo, nel senso che i componenti dei due gruppi si sono trovati per la prima volta ad operare insieme; aspetto che la buona volontà ha contribuito a superare.
L’intervento si può paragonare a uno di quelli della Protezione Civile sezionale dove alpini ed amici di diversi gruppi si trovano a lavorare insieme con motoseghe, decespugliatori, roncole, falcetti, rastrelli; quanti potenziali nuovi volontari per le protezioni civili delle due sezioni.
Questa prima comunanza di intenti sicuramente metterà le basi per future iniziative comuni fra gruppi più o meno confinanti per unire le forze e ottenere risultati sempre migliori per la nostra associazione che si tramutano, nel solco di quanto trasmesso dai nostri soci fondatori, in servizio alla nostra bella Italia ed alla sua gente.
Sarebbe auspicabile anche una celebrazione religiosa con cadenza annuale da tenersi in questa chiesetta nel giorno di S. Maurizio o nel giorno della beatificazione di Don Carlo Gnocchi che veda la partecipazione dei due gruppi e delle due sezioni; niente a che vedere con i pellegrinaggi nei luoghi simbolo, ma anche ai piedi delle prealpi si raggiungerà la chiesetta scendendo il sentiero dalla sponda dell’Adda e risalendo sullo sperone tra il fiume ed il canale.
Intanto buon lavoro pais.

 

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da “Monza e Brianza Alpina” – Periodico della sezione di Monza, anno XXXI, n. 87 Ottobre 2010

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