lunedì 4 novembre 2024

Messaggio del IV novembre 2024

 Cari Alpini,

a centosei anni dalla fine del Primo Conflitto Mondiale, ci ritroviamo ancora, convinti e coesi, davanti ai Monumenti che ricordano i nostri Caduti e la nostra storia, celebrando così, ovunque ci sia un Gruppo Alpini, la ricorrenza del IV Novembre.

È doloroso constatare che, nonostante le speranze che avevamo espresso un anno fa, le gravissime tensioni internazionali non accennino a diminuire: la pace mondiale è sempre più a rischio, ma proprio per questo l’appuntamento di questa serra si carica, se possibile, ancor più di significati.

In primo luogo perché il IV Novembre è la Giornata delle Forze armate e dell’Unità nazionale, giornata in cui ribadiamo con determinazione il nostro attaccamento ai valori di spirito di sacrificio, servizio, solidarietà e, soprattutto, amore per la pace che hanno fatto e fanno grande la nostra Associazione.

Il tempo scorie veloce e sembra ieri che abbiamo festeggiato traguardi come il 150º di fondazione del Corpo degli Alpini e il secolo di vita dell'Ana; abbiamo anche affrontato gravissime difficoltà, come la pandemia di Covid 19, che tanti nostri vèci ha portato avanti, ma che abbiamo combattuto insieme ai nostri fratelli in divisa, rispondendo come sempre “presente”. E da pochi giorni abbiamo anche ricordato il 61º anniversario della apocalittica tragedia del Vajont in cui furono centinaia di ventenni alpini di leva i primi ad accorrere.

Ma la storia continua a presentarci ogni giorno accadimenti che contrastano con le logiche di umanità che ispirerebbero alla convivenza fraterna e civile.

Perciò noi possiamo e, soprattutto, dobbiamo mantenere vivo il nostro impegno nella comunità, sulle tracce lasciate dai nostri padri, tenendo vivo il ricordo di quanti sono Caduti per offrire alle generazioni successive un futuro migliore; così, anche noi non demordiamo e non demorderemo nel trasmettere ai giovani i valori che reggono il nostro operare.


Viva l'Italia e viva gli Alpini,


Il presidente Nazionale
Sebastiano Favero






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