MESSAGGIO DEL PRESIDENTE NAZIONALE
CERIMONIA DEL 4 NOVEMBRE 2025
Cari Alpini,
centosette anni sono trascorsi dalla fine della Prima Guerra Mondiale. Per onorare quanti sacrificarono la loro vita sui confini della Patria, oggi ci ritroviamo ancora, saldi nei nostri ideali, davanti ai Monumenti che ricordano i nostri Caduti e la nostra storia, celebrando così, ovunque ci sia un Gruppo alpini, la ricorrenza del IV Novembre.
Le gravissime tensioni internazionali purtroppo non accennano a diminuire, sembra quasi che il mondo sia sordo alle richieste di pace e civile convivenza che vengono dalle genti: ma è proprio per questo che l’appuntamento di questa sera si carica per noi di maggiori e importanti significati. Il IV Novembre è la Giornata delle Forze armate e dell’Unità nazionale: in tale occasione noi, in primo luogo, vogliamo ribadire il nostro fermo attaccamento ai valori di solidarietà, servizio, spirito di sacrificio e amore per la pace che hanno fatto e fanno grande la nostra Associazione.
In questi anni, che fuggono a grande velocità, abbiamo celebrato traguardi importanti, come, nel 2022, il 150° di fondazione del Corpo degli Alpini e, nel 2019, il secolo di vita dell’Ana. Abbiamo nel frattempo anche affrontato impreviste e gravissime difficoltà, come la pandemia di Covid19: tanti nostri vèci hanno risposto “presente” e sono scesi in campo senza timori accanto ai nostri fratelli in divisa, realizzando in una settimana anche il “miracolo” dell’Ospedale nella Fiera di Bergamo, basato sul nostro Ospedale da campo che proprio in questi giorni ha celebrato i suoi quarant’anni di vita.
Purtroppo però la storia ci presenta ogni giorno situazioni che contrastano con le logiche di umanità che dovrebbero ispirare alla convivenza fraterna. Cosa possiamo fare noi, allora? Innanzitutto continuare a mantenere vivo il nostro impegno, sulle tracce dei nostri padri, tenendo vivo il ricordo di quanti sono Caduti per offrire a chi sarebbe venuto dopo un futuro migliore; lo dobbiamo soprattutto ai nostri giovani, troppo spesso disorientati e bisognosi proprio di tutti quei valori che reggono il nostro operare.
Viva l’Italia e viva gli Alpini
Sebastiano Favero
Presidente Nazionale dell’Associazione Alpini