Una di quelle adunate che si riveleranno poi memorabili nei ricordi di chi le ha vissute: così è stata quella di Pordenone per il Gruppo di Paderno d’Adda. Non solo la sfilata nella città friulana pavesata di tricolori con la solita emozione del bagno di folla e l’incontro casuale ma intenso con i gemelli abruzzesi di Villa Celiera che avevano terminato il percorso e sostavano nella zona di scioglimento e la riunione con i soci che erano venuti a Pordenone in auto o addirittura in bicicletta!
C’è stato altro a fare ricca questa adunata: la visita guidata a Cittadella sabato 11, con l’affascinante tragitto sulle antiche mura a 14 metri d’altezza, il pranzo alla “Taverna degli Artisti”: la sosta commovente di lunedì 12 al Sacrario di Nervesa, che ospita i resti di oltre 9000 Caduti italiani sul Montello, con il canto in coro di “Stelutis Alpinis” e della “Tradotta” all’altare dell’ossario, “A Nervesa, a Nervesa, c’è una croce…”
E poi il campo base all’Hotel Miramare di Lignano Sabbiadoro dove, dopo l’esibizione delle fanfare Monte Grappa e Valtellinese, abbiamo potuto ospitare per un bicchiere di bianco friulano il presidente sezionale Marco Magni, i consiglieri della Sezione di Lecco e il direttore del “Penna nera delle Grigne”, Paolo Ferrario. Il mare e la spiaggia di sabbia fina hanno attratto più d’uno per una passeggiata mattutina. E non ci siamo fatti mancare neppure la mareggiata di domenica sera con il vento a soffiare sabbia da levante verso la cittadina.
E ancora da ricordare sarà il pranzo di lunedì al “5 camini Amadio” di Nervesa della Battaglia, con la simpatia della signora Giuly e un pasto luculliano e ruspante, annaffiato dal Prosecco della zona. Anche lì il coretto alpino ha suscitato qualche lacrima con il “Signore delle cime” e “Figli di nessuno” prima di ripartire per una scappata a visitare il Duomo di Conegliano.
Un’emozione che ha tante facce: il batticuore che prende ad ogni adunata, la presenza nei luoghi dove si combatté la Battaglia del Solstizio, la solidarietà ai marò detenuti in India segnalata con un nastro giallo sul cappello e infine la convivialità – erano presenti anche due coppie del Gruppo di Olgiate Calco – che ha saputo tirare fuori ancora una volta quello che ci fa grandi, quello spirito di corpo, quel saper vivere riconoscendo l’Altro che sintetizziamo con un solo concetto, l’alpinità.

Cittadella, “Taverna degli Artisti”

Pronti a sfilare

In sfilata

Alpini al mare!

Foto di Gruppo sulla spiaggia di Lignano Sabbiadoro

“A Nervesa, a Nervesa c’è una croce…”

Davanti al Sacrario di Nervesa della Battaglia

Sindaco e Capogruppo con l’emozionatissima signora Giuly e il figlio