lunedì 4 luglio 2011

Il mulo Tamburo a Breuil-Cervinia

 

Sabato 2 luglio, a Breuil-Cervinia, nella saletta al piano interrato dell’Hotellerie des Guides, l’avv. Edoardo Vertua ha presentato La drugia guerra del soldato mulo Tamburo, il libro da lui scritto due anni orsono, venuto a riempire il vuoto storico-letterario sulla guerra nella ex Jugoslavia negli anni dal 1942 al 1944.

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L’evento si è inserito nella celebrazione del 53° anniversario della commemorazione del Battaglione “Monte Cervino”, organizzata tra gli altri dalla sezione di Aosta. Il presidente sezionale Remo Gobetto ha aperto la presentazione con un doveroso minuto di silenzio, omaggio al Caporale del Genio Gaetano Tuccillo, caduto in Afghanistan poche ore prima in un attentato portato dai taleban. Gobetto ha moderato la serata ponendo domande all’autore, che ha rievocato alcuni episodi avvenuti in quegli anni in Balcania e ha spiegato perché protagonista della sua opera è un mulo. L’avv. Vertua ha altresì ricordato il valore del ricostituito esercito italiano, schierato al fianco degli alleati nella lotta ai nazifascisti. Altri episodi di quella guerra e della liberazione di Bologna, cui partecipò in prima linea li ha raccontati il gen. Luigi Morena, amico dell’Avv. Vertua dal settembre del 1942: con la sua verve ironica, il novantaquattrenne oratore ha trascinato l’uditorio. Gobetto ha chiuso gli interventi con un elogio dei valori alpini e della rilevanza della leva obbligatoria, necessaria per un paese democratico. In conclusione hanno portato i loro saluti il capogruppo di Valtournanche e un rappresentate delle Guide di Cervinia, i padroni di casa.

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L’avv. Edoardo Vertua,  il gen. Luigi Morena e Remo Gobetti

Alla presentazione erano presenti, oltre al gagliardetto del gruppo di Valtourrnanche, anche quelli dei gruppi di Verderio Inferiore e di Paderno d’Adda, giunti a Breuil-Cervinia con una ventina di persone, ammirate davanti al Cervino e allo stupendo panorama. Una rassegna di cori e bande all’Arena du Mont Cervin è seguita all’evento culturale: nel freddo pungente dei 2000 metri a scaldare sono stati gli applausi e i prodotti valdostani offerti dagli alpini locali: fontina, toma, sanguinaccio, salsiccia, salamino, patate lesse, pane e vino…

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